Lei disse sì

Sala 1 Festa del tesseramento Ospite la regista e le due spose Giornata mondiale dei Diritti Umani

Lunedì, 14 Dicembre 2015

Una storia d'amore fatta di musica, di rifiuto e abbandono, di accoglienza e condivisione, di imprevisti, speranze, amici e parenti, testimoni allegri di un sogno che si avvera. È il racconto di due donne che si amano. È un frammento di Italia, di boschi e laghi svedesi ed è una festa dove il menù di nozze è a base di diritti civili.

 

Scheda

Regia: Maria Pecchioli
Paese: Italia, Svezia
Anno: 2014
Durata: 67 min
Interpreti: Ingrid Lamminpää, Lorenza Soldani 

Trama

Due donne decidono di rendere pubblico il giorno delle loro nozze, consapevoli di esporsi in tal modo all'incomprensione di un Paese come l'Italia, ancora assai arretrato in materia di diritti civili. Fuggire (anche se non definitivamente) sembra l'unica soluzione possibile per Lorenza e Ingrid che, oltre a ripercorrere le fasi del loro amore, mettono in scena i loro problemi quotidiani, il peso di sentirsi diverse e non accettate. 

Critica

Nell'immaginario collettivo domina il mito del viaggio verso sud, sinonimo di libertà, di trasgressione e di scoperta. Il loro, al contrario, è un viaggio verso nord, destinazione Svezia, un viaggio verso l'auto-affermazione, incontro a quei diritti civili che la loro nazione ancora non garantisce. Solare documentario sociale, il film scorre a ritmo di musica e racconta di un «progetto di vita che è anche un progetto politico» (come dice Lorenza), coerentemente prodotto ricorrendo al crowdfunding. 

Premi e Festival

Primo premio al Biografilm Italia Award 2014, motivazione: «perché con uno stile pieno di grazia e semplicità racconta un gesto d'amore che solo una società impaurita può rendere rivoluzionario. La sincerità nuda dei sentimenti unita alla forza politica di questo atto di gioia sono racchiusi in un film che arriva senza mediazioni al cuore dello spettatore»  

Rubrica

Il film nasce dal blog di Lorenza e Ingrid (www.leidissesi.net), che racconta il percorso verso il matrimonio, dai preparativi alla cerimonia svedese. Il successo del blog ha favorito la creazione di una pagina Facebook ed è stato il volano per la realizzazione del film: dalla parola nel web all'immagine digitale, Lei disse sì è un esempio di “cinema social” che sfrutta sistemi di condivisione partecipata per attuare nuove modalità di finanziamento.

Da www.mymovies.it: “Due ragazze che vivono a Firenze, Lorenza Soldani e Ingrid Lamminpää, scelgono di condividere i preparativi del loro matrimonio, il festeggiamento vero e proprio e il giorno successivo allo stesso con la macchina da presa di Maria Pecchioli. Affinché l'unione si sostanzi - sembra scontato dirlo - la coppia deve uscir fuori dai confini nazionali e recarsi in Svezia, luogo di origine di Ingrid da parte paterna, dove, il 21 giugno 2013, ha luogo la festa nuziale alla presenza di parenti e amici. Nato in seguito al successo dell'omonimo video-blog di cui sono autrici le protagoniste, Lei disse sì mostra due giovani donne decise a voler vedere riconosciuto il diritto alle proprie nozze, intese come simbolo di un futuro condiviso e da vivere alla luce del sole. «Il matrimonio è un progetto di vita, ma anche un progetto politico» dice apertamente Lorenza, riassumendo in maniera perfetta il senso di un progetto il cui pertinente sottotitolo è La rivoluzione a colpi di bouquets è appena cominciata. Del resto, la carica "ribelle" del film sta già nella scelta di mostrare il viaggio (non certo la fuga) verso la Svezia, da leggersi come allontanamento fisico quanto ideale da un'Italia in cui anche il solo dibattito sul matrimonio omosessuale sembra essere troppo incandescente: all'inizio del racconto, a livello drammaturgico, colpisce non poco la reazione di un bambino che non capisce perché due innamorate debbano recarsi tanto lontano solo per sposarsi”.

 

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