Giovedì 6 agosto: LA VERA STORIA DI OLLI MAKI

Estate 1962, Olli Mäki ha la possibilità di vincere il titolo mondiale di pugilato nella categoria pesi piuma. Dalla campagna finlandese alle intense luci di Helsinki, tutto è stato preparato per consegnarlo alla fama e al successo. Olli deve solo limitarsi a perdere peso e a concentrarsi. Ma c'è un problema: si è innamorato di Raija.

Trailer

Regia di Juho Kuosmanen
Con: J. Lahti, O. Airola, E. Milonoff
Biografico. Finlandia, Svezia, Germania, 2016, 92'

E con questo film si schiera ovviamente dalla parte del secondo, riducendo il suo protagonista ad un personaggio molto più simile a quei perdenti cinici già visti nella filmografia di Aki Kaurismaki (punto di riferimento esplicito per il regista), piuttosto che a quelli interpretati da Sylvester Stallone. Le scene di preparazione all'incontro diventano quindi funzionali esclusivamente a far emergere il lato più ironico e sarcastico della tradizione nordica che sembra voler giocare con tutta la cultura cinematografica del mito sportivo e alla fine distruggerla. Dall'uso del bianco e nero, alla rappresentazione ai limiti del ridicolo del manager sognatore del pugile, tutto è una grande parodia che trova i suoi momenti di serietà solo quando si allontana dal ring: in quegli attimi in cui Olli riacquisisce i valori della semplicità e la consapevolezza che l'ambizione non sia una componente che appartiene alla sua persona.

Di conseguenza, il classico ritmo a tempo di musica degli allenamenti forsennati e l'epicità dell'azione made in USA lascia spazio ai silenzi e alle frasi fuori luogo del felice perdente che non vede l'ora di tornare tra i boschi con la sua amata, che di certo non è l'Adriana di Rocky, è anzi l'esatto opposto della donna che desidera la straordinarietà del proprio partner. La leggerezza e l'umiltà con cui viene proposta questa parabola anti-intrattenimento e contro spettacolarizzazione fa del film un'opera prima originale e divertente nel suo essere dissacratoria, senza avere l'ambizione (come il suo protagonista) di voler essere ricordata negli annali del cinema. (mymovies.it)

 

 PREMIO 'UN CERTAIN REGARD' AL 69. FESTIVAL DI CANNES (2016)