L'ESTATE DI CLÉO

Sala 1

Giovedì, 06 Febbraio 2025

La regista francese Marie Amachoukeli (al secondo film dopo il lavoro a sei mani Party Girl) rielabora i suoi ricordi d'infanzia e racconta la storia di un amore assoluto, visto dalla prospettiva bassa e miope di una bambina.

 

Scheda

Regia di Marie Amachoukeli-Barsacq
Con: Louise Mauroy-Panzani, Ilça Moreno Zego, Abnara Gomes Varela, Fredy Gomes Tavares
Drammatico
Drammatico, 2023
durata 84 minuti.


Trama

Cléo ha sei anni e trascorre le giornate con la tata Gloria, una signora capoverdiana arrivata in Francia per lavorare. La mamma della bambina non c'è, il padre è spesso assente per lavoro e tra Cléo e Gloria il rapporto è simbiotico. Quando la donna è costretta a tornare a casa per occuparsi dei figli, Cléo le fa promettere che si rivedranno presto. L'estate successiva, così, la bambina vola a Capo Verde con il permesso del padre, ospite di Gloria e dei suoi figli Fernanda, ventenne sul punto di partorire, e César, adolescente furioso con la madre per averli lasciati da piccoli. Presto per Cléo la gioia di riabbracciare Gloria si trasforma nel dolore per doverla condividere con altri e la sua estate diventa un complicato ma inevitabile percorso di crescita.

Cléo (interpretata dalla dolcissima Louise Mauroy-Panzani) ha un problema alla vista e nella prima scena si sottopone a una visita oculistica per cambiare gli occhiali: metafora evidente (simile a una analoga vista in Fuocoammare di Rosi) con cui Amachoukeli sottolinea l'importanza dello sguardo nel film. Sguardo ravvicinato, come quello della macchina da presa che riprende da vicinissimo i volti delle due protagoniste, e sguardo dal basso (e da vicino, essendo miope) della piccola Clèo, che nel corso del film impara che crescere significa soprattutto osservare le cose in prospettiva.

 

 

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